Se vi state chiedendo perchè pt.2 beh è semplice, qui trovate la prima parte, nella scorsa puntata abbiamo parlato di gare, gara dove si sono scritti nuovi record, gare diverse perchè con tutte queste norme non è più come l’anno scorso quando poi potevamo sederci a un tavolo e festeggiar con un bel e buono pasta party! Oggi non vi parlerò di competizioni, oggi di parlerò di tre eventi unici nel loro genere, perchè quando è la passione a muoverci e non la semplice voglia di attaccare un pettorale al petto riusciamo a compiere imprese che mai avremmo immaginato…
I nostri atleti si solo lanciati nell’impresa di abbattere quel muro che su strada sembra imbattibile, quel muro che ti fa diventare M-A-R-A-T-O-N-E-T-A, si sto proprio parlando di lui dei suoi 42195m che bisogna compiere per poter dire di aver corso una maratona. Ma quando la maratona non è per strada ma la si organizza per le montagne, i giochi cambiano il passo si fa più lento e quello che ci si aspettava che fosse un giretto di un paio d’ore diventa un’intera giornata! In queste giornate all’insegna della fatica e del divertimento ci ritroviamo a veder posti che difficilmente riusciremmo a raggiungere durante una singola camminata in montagna e ancor meno in macchina!
C’è chi corre in compagnia, c’è chi corre solo col bel tempo, c’è chi corre su strada, per fortuna il mondo è vario! C’è infatti chi riesce a correre per 80km in totale solitudine, con tutto tranne che il sole, ecco Pierpaolo Giorgis, il 10 giugno ha deciso che era giunto il momento di farsi un viaggio un viaggio lungo le sponde della nostra valle, un viaggio per se e per chi in passato ha dato molto a questa squadra, Macio e Daniela. In totale solitudine ha percorso il giro delle Curnis Auta. Un viaggio che da Caraglio l’ha visto arrivare al colle Fauniera per poi poi tornar di nuovo a Caraglio. Pensate in un periodo in cui non era concesso gareggiare lui ha avuto la fortuna di godere di un buonissimo pasta-party con vista!
Se vi state chiedendo come ha fatto in un mese dalla riapertura a correre 80km beh semplice il nostro Pierpaolo si è divertito a correre attorno al suo fidato camion!
Sulla scia dall’impresa di Pierpaolo altri atleti della nostra squadra hanno deciso di cimentarsi in questa impresa. Curnis Auta, un’impresa che diventerà realtà per molte altre persone, un’impresa che andrà ad essere il simbolo delle lunghe distanze in Valle Grana. Un’impresa che per molti in solitudine sembra impossibile ma in gruppo e con l’aiuto di altri diventa realtà. La Curnis Auta è il viaggio più lungo che possiamo fare senza dover uscire dalla nostra valle e senza dover prendere la cara macchina. Il 25 luglio alle 23 un gruppo di atleti si è ritrovato al Filatoio di Caraglio per dare il via a questo loro piccolo sogno, per poter meravigliarsi a km 0, per poter correre un ultra a km 0.
Una partecipante mi scrive:
Questo è un po’ il sogno di una vita, chiuso in un cassetto da tempo…ma penso che credere in un sogno ti fa guardare avanti con forza sempre…
E dopo il lungo lockdown si riparte a correre come se non ci fosse un domani, km e km, dislivelli su dislivelli, tra le mie adorate montagne con una super compagnia “la Podistica Valle Grana” , quando si vede all’orizzonte questa follia con 75km e circa 4300m di dislivello ho capito che non potevo tirarmi indietro, dovevo provarci…
Chissà se il fisico mi sosterrà e mi porterà all’arrivo? Ma forse è la testa a contare di più? E quella, beh, adesso lo posso dire… non mi ha abbandonata mai!!! Nemmeno a 10km dall’arrivo dove i piedi doloranti mi hanno messa a dura prova!
Alle 23 si parte dal Filatoio e lì è un insieme di emozioni indescrivibili, finalmente mi metto alla prova… sì finalmente si parte…È importante affrontare questa avventura, vivere a pieno quello che adoro da sempre, la corsa tra le montagne.
Passo dopo passo, il tempo passa e arriva l’alba e alle nostre spalle si apre un panorama che ancora oggi vedo davanti agli occhi, il cielo arancione e azzurro, una skyline che ti lascia senza parole e che immortalo con una foto….
Sì continua nella pace notturna a salire e macinare km…e verso le 8 arriviamo al Rifugio Fauniera, entusiasmo allo stato puro e nonostante i tanti km, tutti col sorriso e ancora di corsa!
Qui ci sentiamo proprio coccolati, sia da Mauri Veglia che è venuto a darci supporto morale e non solo e da Marco Vittori che con una colazione super ci ricarica dalla stanchezza.
Riparto pensando che il più l’avevo fatto…. Eh già…non sapevo proprio cosa mi aspettava… Tante salite, tante discese e ancora tanti tanti km!
E da qui ci si divide un po’… i top top top runner non perdono tempo e schizzano ad un ritmo improponibile verso l’arrivo…noi li seguiamo al nostro ritmo più umano, senza mai mollare, chiacchierando per dimenticare la stanchezza e per farci compagnia…Ricordo ancora le mie parole cariche di stupore “ma ti rendi conto che siamo al 66° km e stiamo ancora correndo???”E lassù col sole che scalda i pensieri mi rendo conto di quanto sono fortunata… e di quanto sono felice in quell’ambiente!!!!
A 10km dall’arrivo fortunatamente c’è l’ultimo ristoro che ci aspetta, con Cri e Sabina che ci portano energie positive per affrontare l’ultimo tratto e arrivare al traguardo!
E via…con i piedi davvero distrutti da farmi scendere una lacrima capisco che ho realizzato me stessa, grazie alla mia testardaggine e alla mia voglia di guardare oltre …
E a traguardo raggiunto, sogno quella fontana…devo assolutamente immergere le gambe nell’acqua gelida….e rigenerare quello che rimane …poi si festeggia con qualche birra … sì…qualche birra di troppo … già me l’ero davvero meritata!Che esperienza indimenticabile, affrontata con una compagnia stupenda, un’energia che sento viva ancora oggi e un pezzo di cuore che batte forte!
~ Simona
Grazie a tutti i compagni di corsa e all’organizzazione: impeccabile!
Un altro mi riferisce che in queste gare bisogna avanzar con calma non saltando i ristori e soprattuto godendosi il momento. A proposito di momenti è il momento dei ringraziamenti…
Un grazie va a coloro che hanno supportato, preparando i ristori e presentandosi a tali, perché altrimenti il viaggio sarebbe diventato ancor più complesso ed impegnativo. L’avventura si è stata resa possibile grazie alla grande famiglia che è diventata per ognuno di noi la Podistica Valle Grana.
Un grazie va anche al Rifugio Fauniera tappa che ha visto i runner a metà del loro viaggio e dove hanno avuto la possibilità di ricaricar le batterie con una super colazione!
Qui trovate il percorso che i nostri valorosi atleti hanno corso, potremmo dire che questa è stata un po’ una prova tecnica, perché, come molti di voi sapranno, questo viaggio diventerà un viaggio aperto a tutti e la CAUT sarà la prima gara di trail di lunghe distanze in Valle Grana!
Ma le avventure non sono finite, Matteo in compagnia di Federico ad inizio settembre si sono avventurati per compiere il Tour del Marguereis, un giro che dati del GPS riporta 52km di distanza e 3315 metri di dislivello positivo, un giro che è oltre i 42km di cui parlavo prima, un giro che gli ha richiesto testa e gambe per poter essere portato a casa in 8 ore e 9 minuti, un giro che tocca tre vallate, Pesio-Ellero-Tanaro, un giro che riempie di emozioni, che con i suoi paesaggi stupendi ti da la carica di andar oltre e di non mollare!
Qui di seguito alcuni scatti:
Complimenti a tutti a chi ha appeso un pettorale e a chi si è appeso a un’idea che col tempo è diventata realtà, auguri di buone feste a voi e alle vostre famiglie!
P.s: Se abbondate nelle cene non preoccupatevi perchè con una bella corsa riuscirete a smaltir tutte le leccornie che avrete mangiato!